Il trasporto di prodotti refrigerati o surgelati non è solo una questione di logistica: è anche, e forse soprattutto, una questione di conformità normativa.
Che siate ristoratori, distributori, logistici o professionisti della salute, siete soggetti a norme rigorose, come la normativa ATP o il piano HACCP. Tuttavia, il rispetto della catena del freddo non può essere improvvisato: si basa su attrezzature conformi - celle frigorifere, gruppi frigoriferi, registratori di temperatura… - e richiede un perfetto controllo delle temperature, controlli regolari e una documentazione sempre aggiornata.
Senza dimenticare le responsabilità: secondo la normativa vigente (Codice rurale e direttive europee), il trasportatore, lo spedizioniere e talvolta il destinatario possono essere ritenuti legalmente responsabili della conformità della catena del freddo.
Tuttavia, è necessario diventare esperti in norme di trasporto refrigerato per svolgere il proprio lavoro con serenità? Non necessariamente con Petit Forestier.
Come trasportare merci refrigerate?
Il trasporto di prodotti sensibili (alimentari, farmaceutici, cosmetici, chimici, ecc.) non consiste semplicemente nel loro spostamento. Si tratta di preservarne l'integrità fino a destinazione, rispettando rigorose condizioni di temperatura e igiene.
Questa è la sfida del trasporto a temperatura controllata: garantire che ogni prodotto rimanga alla giusta temperatura dal punto di partenza all'arrivo, senza interruzioni della catena del freddo.
A tal fine, è necessario rispettare diverse regole:
- Utilizzare un veicolo refrigerato certificato ATP, adatto alla temperatura richiesta dal prodotto (surgelato, fresco, termosensibile, ecc.).
- Mantenere una temperatura costante per tutta la durata del trasporto, positiva o negativa a seconda delle necessità.
- Controllare e registrare tale temperatura tramite sensori o registratori conformi.
- Rispettare i requisiti di igiene e tracciabilità definiti dal piano HACCP.
Da notare: l'ATP si applica esclusivamente ai prodotti deperibili destinati al consumo umano. Per altre categorie di prodotti sensibili, come i farmaci, si applicano norme specifiche, come Certicold Pharma o la mappatura termica delle attrezzature, per garantire la stabilità delle temperature durante tutto il trasporto.
Una deviazione di pochi gradi, anche temporanea, può compromettere un'intera consegna. Si tratta di un rischio non solo per la qualità del prodotto, ma anche per la sicurezza sanitaria… e la vostra responsabilità.
Le 2 principali normative sul trasporto refrigerato da conoscere (e rispettare)
Quando si manipolano, immagazzinano o trasportano prodotti sensibili (alimentari, farmaceutici, cosmetici o altro), si applicano due norme principali che strutturano l'intera catena del freddo: il piano HACCP e la normativa ATP.
Che cos'è il piano HACCP?
Dietro questo acronimo (Hazard Analysis and Critical Control Points) si nasconde un metodo ormai indispensabile nel settore agroalimentare.
Il piano HACCP consiste nell'identificare i rischi (temperatura, contaminazione, interruzione della catena, ecc.) e quindi nell'attuare i controlli per evitarli.
Nel contesto del trasporto, ciò implica in particolare:
- che la temperatura sia controllata in ogni momento,
- che i veicoli siano puliti e disinfettati regolarmente,
- che i dati relativi alla temperatura siano tracciabili, verificabili e consultabili,
- che i conducenti siano formati sulle buone pratiche.
Che cos'è la normativa ATP?
La normativa ATP, invece, affronta un altro aspetto: le prestazioni delle attrezzature stesse.
Firmata da oltre 50 paesi, stabilisce i requisiti tecnici per tutti i veicoli che trasportano merci deperibili a temperatura controllata. In altre parole, per effettuare trasporti in totale legalità, il vostro veicolo refrigerato deve:
- essere classificato secondo una categoria ATP,
- essere certificato conforme da un organismo autorizzato (come il Cemafroid in Francia),
- essere sottoposto a controlli dopo 6 e 9 anni, quindi a una riqualificazione presso una stazione di prova autorizzata dopo 12 anni, che può prolungare la validità del certificato fino a 18 anni.
Cosa significano FRC, FRB o FNA su una cella frigorifera? Una temperatura, una categoria
| Classe | Intervallo di temperatura | Esempi di prodotti trasportati |
|---|---|---|
| FNA / FRA | +12 °C → 0 °C | Frutta, verdura, bevande |
| FRB | +12 °C → -10 °C | Prodotti freschi trasformati, carne cruda |
| FRC | +12 °C → -20 °C | Surgelati, gelati, piatti pronti |
Nota bene: queste classi determinano il tipo di isolante, la potenza frigorifera richiesta e quindi l'attrezzatura più adatta alla vostra attività.
Da notare: queste classificazioni ATP sono definite in base a:
- la natura del freddo prodotto (F per frigorifero, R per refrigerante),
- e il livello di isolamento della cella:
- N per isolamento normale (coefficiente K > 0,40 W/m²·K),
- R per isolamento rinforzato (coefficiente K ≤ 0,40 W/m²·K).
Questi elementi determinano la categoria ATP assegnata e orientano la scelta dell' lle attrezzature di refrigerazione più adatte alla vostra attività.
E se effettuo trasporti locali?
Ottima domanda. La normativa ATP si applica non solo ai trasporti internazionali, ma anche a quelli nazionali, compresi quelli su brevi distanze.
Solo alcune eccezioni molto specifiche consentono di derogare a tale norma nel caso di trasporti nazionali:
- un tragitto inferiore a 80 km senza interruzione del carico, ovvero senza apertura delle porte tra il carico e la consegna finale (nessuna tappa intermedia),
- il trasporto di latte in cisterna su una distanza inferiore a 200 km (un caso molto specifico, che non riguarda le attrezzature proposte da Petit Forestier).
Tuttavia, nella maggior parte delle situazioni professionali, l'ATP rimane obbligatorio e spesso non conoscerlo bene significa correre dei rischi o incorrere in sanzioni.
E la "temperatura controllata" in tutto questo?
Il termine "trasporto a temperatura controllata" (TD) non indica una norma specifica, ma un quadro normativo globale. Comprende tutti i trasporti di merci deperibili che richiedono il mantenimento di una temperatura controllata.
Questo quadro si basa su due pilastri normativi principali:
- la normativa ATP, che disciplina la conformità tecnica dei veicoli e dei contenitori,
- e il piano HACCP, derivante dal Pacchetto Igiene europeo, che stabilisce le norme in materia di igiene, tracciabilità e sicurezza sanitaria.
Queste sono le due norme che è necessario conoscere (e applicare) per essere conformi al trasporto a temperatura controllata.
Conformità nella pratica: cosa implica per voi
Rispettare le norme sul trasporto refrigerato non è solo una questione di certificazione. Si tratta di una serie di azioni, controlli e buone pratiche da integrare nella vostra attività logistica quotidiana. Ecco cosa dovete mettere in atto per rimanere conformi.
- Scegliere un veicolo ben classificato, certificato ATP: il veicolo utilizzato deve essere adatto alla temperatura necessaria per i vostri prodotti (classe FNA, FRB, FRC…) e disporre di un certificato ATP valido. In caso di controllo, questo è il primo documento che vi verrà richiesto.
- Conservare e presentare il certificato ATP aggiornato: questo certificato ufficiale viene rilasciato dopo l'ispezione del veicolo da parte di un centro autorizzato. Ha una validità di 6 anni, rinnovabile a 9 e 12 anni. È obbligatorio tenerlo a disposizione nel veicolo.
- Monitorare e registrare le temperature: per garantire il rispetto della catena del freddo, è essenziale monitorare la temperatura interna durante tutto il trasporto.
A seconda del tipo di merce e della normativa applicabile, ciò può richiedere:- un termometro visibile per i prodotti freschi,
- o un registratore di temperatura conforme alla norma EN 12830 per i surgelati, in particolare in caso di distribuzione su lunghe distanze.
- Da notare: il regolamento CE n. 37/2005 impone la registrazione automatica per il trasporto di alimenti congelati destinati al consumo umano, salvo deroghe (ad esempio per alcune distribuzioni locali).
- Formare i propri autisti alle buone pratiche: anche con un veicolo a norma, la conformità dipende anche dai comportamenti umani: carico rapido, porte chiuse, limitazione del numero e della durata delle aperture, gestione degli allarmi… Una formazione mirata consente di evitare errori costosi.
- Pulire e disinfettare regolarmente le casse: l'igiene è un pilastro del piano HACCP. Una manutenzione frequente limita i rischi di contaminazione e prolunga le prestazioni termiche delle attrezzature.
- Anticipare le scadenze normative: la conformità non è mai acquisita una volta per tutte. Tra le riqualificazioni ATP, la manutenzione, gli aggiornamenti delle attrezzature, le sostituzioni delle sonde e la verifica periodica della loro calibrazione, è essenziale seguire un programma rigoroso.
Norme per i furgoni frigoriferi: con Petit Forestier, sarete sempre in regola senza nemmeno pensarci!
Rispettare le norme è fondamentale. Tuttavia, seguirle quotidianamente, senza dimenticare una scadenza, un controllo o una lettura, è un vero e proprio lavoro. Ed è il nostro.
Da Petit Forestier, tutti i nostri veicoli sono certificati ATP, sottoposti a manutenzione secondo gli standard HACCP e dotati di tecnologie di monitoraggio integrate come Smart Connect. Gestiamo per voi i rinnovi normativi, le letture della temperatura, la manutenzione, la formazione degli autisti… e tutta la documentazione obbligatoria.